Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Sesto Empirico
Strategie und Philosophie bei Seneca. Untersuchungen zur therapeutischen Technik in den “Epistulae morales”
indagine sulla stesura, tradizione, ordine di PST, ruolo del destinatario, adattamenti di S. al lettore del suo tempo; ricezione senecana della prassi terapeutica delle scuole filosofiche ellenistiche e suo sviluppo tra retorica e forme letterarie diverse da PST; PST come “corso di filosofia” per il controllo delle emozioni; il rapporto con Epicuro tra punti di contatto e superamento; analisi della terminologia filosofica di PST e della loro struttura
Veniet tempus (QNat 7.25). Stoic Philosophy and Roman Genealogy in Seneca’s View of Scientific Progress
analizzando le teorie astronomiche di NTR la concezione del progresso scientifico di S. si rivela profondamente debitrice dell’eredità etica ed epistemologica dello stoicismo originario, perfettamente intonata al provvidenzialismo e legata a un’idea di competizione intergenerazionale necessario all’avanzamento della virtù che non è spontaneo
Posidonius and the Golden Age. A note on Seneca
le concezioni dell’età dell’oro di Posidonio e S., pur nei loro punti oscuri, sono meno distanti di quanto sembra; da un riesame dell’epistola si può concludere: 1. che i sapienti esistevano anche dopo l’età dell’oro; 2. che Posidonio non entra in contrasto con l’antico Stoa nel concepire l’età dell’oro come pre-tecnologica; 3. che forse anche i saggi dell’età dell’oro posidoniana non erano filosofi in senso stretto; 4. che S. probabilmente non intende riprendere solo la visione dell’antica Stoa quando dichiara il saggio incompatibile con l’attività materiale
Senecana
in NTR III,30,8 si congettura dabitur e terris; in NTR IVa,2,18 si consiglia di integrare Trogodytae, quibus propter solis aestus subterraneae; affinità lessicali tra PST 90,10 e Luc. 9,942-945; in PST 90,23 si congettura et saepius manu regerentur
Pleasure and the sapiens: Seneca De vita beata 11.1
si difende in VTB 11,1 la lezione dei codici cui soli concedis voluptatem (invece di concedimus degli editori), ritenendo che il sapiens qui menzionato sia quello epicureo, non quello stoico; Cic. fin. 2,9-18 offre un sostegno al’ipotesi
Seneca e l’oltretomba
l’analisi dei loci in cui compare il motivo della sorte dell’anima testimonia che il pensiero di S. sull’Aldilà non è contraddittorio né subisce evoluzione cronologica; presenza di due filoni, l’uno “epicureo” (negazione di realtà metafisiche), l’altro che si identifica con quella che è stata chiamata l’alternativa socratica (affermazione che la morte costituisce o l’annullamento o il passaggio ad una vita migliore)
Les Lettres à Lucilius: la transparence inaccessible?, in Dire l’évidence (philosophie et rhétorique antiques), textes réunis par Carlos LÉVY et Laurent PERNOT
il pensiero di S. oscilla tra due opposti poli: la capacità della ragione umana di porre rimedio agli errori e la credenza in un principio divino, fonte di verità assoluta, capace di vincere ogni male
Logic and the Imperial Stoa
analisi di alcuni testi stoici dai quali emerge l’importanza e la vitalità dello studio della logica nella filosofia stoica della prima età imperiale; S. approva la logica se usata in modo appropriato e pertinente